Nell’odierno mondo del retail in continua evoluzione, la nuova generazione di consumatori digitalmente nativi pone una richiesta senza precedenti di informazioni che siano facilmente accessibili, al 100% trasparenti e che rappresentino nient’altro che la verità sopra ogni cosa… la domanda da porsi è: i rivenditori sono in grado di rispondere a queste aspettative?

Nel settore del retail del 2020, generare un reale valore commerciale per tutti gli interessati (nella catena di valore) e soddisfare la domanda dei consumatori coinvolge molteplici punti di contatto, i quali richiedono l’acquisizione e syndication di set specifici di contenuto di prodotto. Tuttavia, i sistemi ERP (Enterprise Resource Planning systems) interni di molti rivenditori non sono progettati per generare o acquisire la cronologia, la tracciabilità o il semplice contenuto relativo al cliente dei prodotti (quali video, immagini, certificati, ecc.). 

Nella realtà, la maggior parte dei rivenditori di tutto il mondo esegue l’acquisizione/syndication del contenuto di prodotto, quale origine, ingredienti, misure di qualità, dettagli di confezionamento, informazioni di produzione e così via, affidandosi a svariati database in-house, liste di prodotto generate dal fornitore e persino dati accantonati provenienti da sorgenti online.

Percorso del prodotto – Catena di valore + Esperienza del consumatore

Nel corso degli ultimi due decenni, generare/acquisire contenuto di prodotto e assemblare/identificare la natura di tale contenuto, sono stati principalmente guidati dall’obiettivo di proteggere un’azienda dai danni (ossia, posizionare i prodotti per proteggersi e rispondere alle associazioni dei consumatori, NGO, organismi di regolamentazione e altre parti interessate nella catena di valore). Tuttavia, questo approccio alla generazione/acquisizione del contenuto implica sia fonti datate sia l’incapacità a fornire una profondità sufficiente per i consumatori e, in definitiva, non genera la stretta relazione che i rivenditori mirano ad avere con il pubblico target. A causa di queste fonti di contenuto datate e dei processi inefficienti, i rivenditori perdono il 50% di attributi di prodotto corrispondenti rilevanti e/o si genera il 30% di contenuto impreciso. Questo, a sua volta, si traduce in perdite fino al 3,5% (5 miliardi USD) di vendite annuali.[1] Infatti, e osservando la questione più ampiamente, secondo il World Economic Forum, ridurre il contenuto inaffidabile e l’infrastruttura tecnologica obsoleta nelle catene di valore/fornitura internazionali potrebbe aggiungere annualmente 2,6 trilioni USD al PIL mondiale.[2]

Inoltre, la cospicua mancanza di una piattaforma tecnologica trasparente, scalabile globalmente e facilmente accessibile nella quale i consumatori abbiano piena fiducia, non solo nella precisione del contenuto, ma anche nella sicurezza, è stata una vera barriera alla costruzione di una migliore relazione rivenditore/consumatore…

Basta solo osservare le richieste degli odierni consumatori di trasparenza della catena di fornitura, verifica e tracciabilità dei prodotti che acquistano, per comprendere il valore che tale piattaforma può offrire.  A questo possiamo aggiungere i guadagni di efficenza nella catena di valore e il costo ridotto associato a informazioni/contenuto migliori (e più corretti) in cui tutti gli interessati possano essere ritenuti responsabili. In questo contesto, tutti i rivenditori devono considerare il vantaggio derivante da una tecnologia di registro contabile distribuito prontamente disponibile – Blockchain… e dalle piattaforme di gestione del contenuto basate su Blockchain.

Non è l’intento di questo articolo descrivere la struttura tecnica della tecnologia Blockchain né di spiegare come possa essere integrata negli strumenti di contenuto gestiti dal rivenditore, tuttavia, avendo trascorso 20 anni nel mondo della gestione del contenuto globale, mi sento di affermare che “Blockchain” sia l’anello infrastrutturale mancante per il contenuto di prodotto necessario a superare le problematiche di sicurezza, scalabilità e trasparenza.

Perché utilizzare Blockchain nella gestione di contenuto del prodotto?

Risponderei alla domanda osservando separatamente i requisiti di contenuto dei consumatori e degli interessati nella catena di valore…

Possiamo ipotizzare che l’interesse di un rivenditore sia di condividere/eseguire la syndication del contenuto di prodotto all’interno della catena di valore con la finalità di:

  • Avere un processo di acquisizione del “contenuto” automatizzato/ripetibile e prevedibile che funzioni meglio e riduca i costi;
  • Mantenere processi o transazioni continue o di lunga durata, invece di un processo che si verifichi solo una volta (al mese?), per aumentare il valore dell’azienda;
  • gestire più interessati con insiemi diversi di requisiti di contenuto;
  • registrare una sequenza di eventi con cronologia a time-stamp per creare valore quantificabile (ossia, per revisioni/tracciabilità);
  • avere record di contenuto (sicuri al 100%) invariabili per generare credibilità e FIDUCIA.

Quindi, se i clienti/consumatori target del rivenditore desiderano controllare e convalidare autenticità, origine, processo di produzione dei prodotti, al fine di godere della piena visibilità del processo, dall’origine, allo scaffale del negozio fino alla propria abitazione, le soluzioni basate su Blockchain sarebbero la RISPOSTA per una comunicazione e uno sviluppo della relazione di successo.

Di conseguenza, questa catena di valore e il mandato richiesto dai consumatori (soluzioni basate su Blockchain):

  • consentirebbe agli interessati di comunicare ed effettuare transazioni attraverso un mezzo uniforme, sicuro e sostenibile;
  • memorizzerebbero il contenuto/transazioni con audit trail – creando responsabilità (per tutti gli interessati, compreso il rivenditore);
  • stabilirebbero la FIDUCIA tra rivenditori e consumatori– a causa dell’invariabilità dei record/contenuto;
  • integrerebbero l’infrastruttura interna/digitale (dei rivenditori);
  • renderebbero le informazioni/il contenuto rilevante più accessibili - mantenendo al contempo piena sicurezza e precisione.

È importante enfatizzare il fatto che l’infrastruttura Blockchain cui si fa riferimento qui NON è la Blockchain pubblica (ossia senza limitazioni – aperta a tutto), bensì una Blockchain basata su privato/impresa dove la privacy è di importanza primaria - sono messe in atto limitazioni onde evitare che terzi indesiderati accedano a informazioni sensibili sulla concorrenza – (ossia, prezzi, origine).

Certo, il mondo del retail e i requisiti dei relativi consumatori (e la catena di valore) sono in evoluzione; la nuova generazione di consumatori desidera sentirsi più informata e con maggior potere nei propri acquisti, e desidera avere una conoscenza più pratica su ciò che acquista e comprendere il percorso sociale e storico dei propri prodotti. Di conseguenza, oltre alle informazioni di prodotto di base, quali gli ingredienti, altre informazioni riguardanti qualità, sostenibilità, origine, provenienza, sicurezza alimentare, etica, emissioni di anidride carbonica e consumo idrico stanno diventando informazioni/contenuti cruciali nell’influenzare le decisioni di acquisto.

Dal testo, video e certificazione NGO ai sondaggi (ossia, la convalida delle emissioni di anidride carbonica), webinar e podcast, qualunque sia il mezzo di contenuto preferito, i rivenditori che sfruttano l’infrastruttura Blockchain sicura al 100% e invariabile possono costruire la FIDUCIA tra tutte le parti (nella catena di valore) e stabilire la fiducia richiesta dai consumatori di oggi. Non dovremmo dimenticare che sommergere i consumatori di contenuto che non sia rilevante, aggiornato e affidabile rovinerebbe la loro relazione rivenditore/produttore,

Alla fine, quando l’esperienza del rivenditore non è più un gioco di indovinelli e quando i consumatori possono accedere con credibilità e dare forma alla mercanzia che acquistano sfruttando contenuto di prodotto affidabile in una piattaforma basata su Blockchain, i rivenditori possono dire con sicurezza di aver conquistato la fedeltà dei consumatori e di influenzarne il comportamento di acquisto.

In conclusione, per rivenditori floridi, di successo (e relativi produttori), è giunto il tempo di iniziare a comunicare con efficacia con i consumatori attraverso i prodotti che vendono e fornendo CONTENUTO rilevante e affidabile tramite la piattaforma di gestione del contenuto basata su Blockchain di privato/impresa.

 

Informazioni sull’autore: Nihat Arkan è un dirigente aziendale internazionale con oltre 20 anni di esperienza nella gestione del contenuto globale. Ha diretto svariate organizzazioni mondiali sui processi aziendali multi-disciplinari e sulle nuove strategie in SaaS/Tecnologia, Retail, CPG, Produzione, Localizzazione, Catena di fornitura e Logistica. Nihat Arkan ha recentemente istituito la prima piattaforma di gestione del contenuto basata su Blockchain al mondo, “Yaliyomo GmbH” a Colonia Germania (www.yaliyomo.net)

[1] “Indagine annuale sul commercio al dettaglio: 2017” Dipartimento del commercio degli Stati Uniti
[2] “Stimolare il commercio: valorizzare le opportunità di crescita” – World Economic Forum